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Quale danza?

Penso che gli esseri umani non siano fatti solo per camminare, stare seduti o sdraiati. Dovrebbero danzare. Tutti. E il mondo sarebbe diverso.

Danzando cambiamo punto di vista e reimpariamo a vedere il mondo. Per questo insegno danza dal 1978! E’ un sacco di tempo, ma quando danzo non ricordo il tempo. C’è solo presenza, e il chiasma fantastico di cui parla Dominique Dupuy: l’incontro danzatore/pubblico che crea l’atto stesso di danzare, l’incontro Maestra/allievo in quello stato di empatia perfetta che fa nascere il gesto autentico e con-temporaneo per l’allievo.

Non provo interesse a insegnare la “mia” danza o uno stile puro... la danza è impastarsi con la Terra e il Cielo, cadere e magari non per forza ricuperare subito, anche il tempo dell'attesa è danza. La danza è tensione vitale tra gli opposti: contatto con la terra e slancio nello spazio.

La danza che insegno abbraccia i principi di Doris Humphrey: uso del peso, gioco del disequilibrio, fluidità nella successione dei movimenti, respiro che si estende a tutto il corpo e collega il danzatore allo spazio in una relazione dinamica, studio emotivo applicato alla coreografia, relazione vitale con la gravità e la realtà.

Gli allievi sono pieni di vita: quando realizzano le loro coreografie, sento che stanno creando, allora dò qualche indicazione tecnica, in un certo senso accelero il loro processo di ricerca affinché colgano ciò che vogliono veramente portare fuori di sé.

Nelle parole dei danzatori che ho formato in questi anni, “la danza nasce da noi, noi allievi, noi insegnanti, noi danzatori che ci siamo formati con Elena e siamo poi corsi nel mondo a cercare ancora, noi persone ‘normali’ che ci chiedevamo cosa fosse la danza moderna e abbiamo capito che la danza serve ad esprimerci. Noi che ci stiamo chiedendo: “Ha ancora un senso studiare una tecnica oggi?’”.

A questa domanda gli allievi, adulti, bambini, adolescenti, rispondono "chiedendosi col corpo", slanciandosi nello spazio, a volte conquistandolo, a volte essendone sommersi, a volte giocando con lui.

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